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SCHEDE di analisi CULTIVAR CASTAGNO

TEMPESTIVA

A cura di A. Nunziata, L. De Masi e D. Gentile

È comunemente nota anche come ‘Primitiva’, ‘Precoce di Roccamonfina’, ‘Precoce di Conca della Campania’ e ‘Tempestiva di Roccamonfina’ ed è una cultivar campana diffusa nella zona del parco Parco Regionale Area Vulcanica di Roccamonfina e Foce Garigliano (CE) apprezzata per la sua precocità di produzione oltre che per il sapore e principalmente destinata al consumo fresco. È iscritta al registro nazionale dei fruttiferi e rientra, insieme a molte altre varietà di castagne e marroni dell’area di Roccamonfina,  nel marchio “Castagna di Roccamonfina IGP”, il cui disciplinare è stato approvato dal MiPAAF nel 2022.

L’albero ha vigoria elevata, portamento espanso, e produttività medio-elevata, germogliamento intermedio e fioritura precoce. Il frutto presenta generalmente tre frutti per riccio, a volte se ne trovano due. I frutti presentano maturazione precoce, una pezzatura medio-piccola (circa 90 frutti/kg), una forma sferica appiattita e un pericarpo marrone scuro con striature poco evidenti e ilo grande. La pellicola è sottile e poco aderente al seme, in cui penetra mediamente. Il seme è duro ed ha un sapore lievemente dolce.

Abbiamo potuto campionare due esemplari diversi, uno in conservazione presso la collezione gestita dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese – ARSAC in località Vecchierello di Sersale (CZ), e uno presso l’azienda agricola di Franco Di Pippo a Roccamonfina (CE), individuato entro il progetto  CASTARRAYDa entrambi abbiamo ottenuto lo stesso inconfondibile marchio molecolare. 

Abbiamo rilevato i caratteri morfologici dei rami della accessione custodita a Sersale. 

ACCESSIONE

3-RAMO DELLA
STAGIONE CORRENTE: SPESSORE

 

 

 

4-RAMO DELLA
STAGIONE CORRENTE: LUNGHEZZA DEGLI

INTERNODI

 

5-RAMO DELLA
STAGIONE CORRENTE: DISPOSIZIONE 

DELLE FOGLIE

 

 

 

6-RAMO DELLA
STAGIONE CORRENTE: COLORE 
DELLA PARTE SUPERIORE

DEL RAMO

 

 

7-RAMO DELLA
STAGIONE CORRENTE: DENSITÀ DELLE LENTICELLE

 

 

 

 

TEMPESTIVA 
IN CONSERVAZIONE 

A CHIUSA DI PESIO

 

1

3

1

2

1

FONTI BIBLIOGRAFICHE

Le informazioni sono state prevalentemente reperite nel volume II dell’Atlante dei Fruttiferi Autoctoni Italiani a cura di Carlo Fideghelli, dove compare nell’elenco delle cultivar A (pag 608).

Nel libro Il castagno – Risorsa multifunzionale in Italia e  nel mondo a cura di Giancarlo Bonous (Edagricole, Milano 2014) è presente una tabella descrittiva delle principali cultivar campane (pag. 308), da cui sono ricavati parte dei dati riportati in questa scheda.

Nel libro The Chestnut Handbook – Crop & Forest Management a cura di Beccaro G.L. Alma A. Bounous G.L. Gomes-Laranjo J., (., Boca Raton, Florida: CRC Press – Taylor & Francis Group; 2020), a pagina 103 la cv è riportata in tabella come precoce a frutto medio destinata al consumo fresco.

La cultivar è descritta anche in  Grassi G., Izzo P.P., Mingione G., 1998. Indagini carpologiche sulle cultivar di castagno da frutto dell’alto casertano. Atti Convegno Nazionale sul Castagno, Cison di Valmarino (TV), 23-25 ott. 1997: 143-174.

Nel volume a cura di Cristinzio G. e  Testa A.  del  2006. Il castagno in Campania. Regione Campania, Assessorato Agricoltura,  Ed. Imago Media, Dragoni (CE), la cultivar è segnalata come molto coltivata nel casertano e destinata a consumo fresco (dati p. 72)

L’impronta KASP della cultivar è comparsa per la prima volta nel lavoro Nunziata, A.; Ruggieri, V.; Petriccione, M.; De Masi, L. Single Nucleotide Polymorphisms as Practical Molecular Tools to Support European Chestnut Agrobiodiversity Management. Int. J. Mol. Sci. 2020, 21, 4805. https://doi.org/10.3390/ijms21134805